università di Trieste: perché USB dice NO ai fondi pensione
Anche sui fondi pensione, USB esprime un NO motivato e argomentato
Come sanno quanti seguono i comunicati USB, lo scorso 8 aprile ’21 alcune organizzazioni sindacali e l’Aran (l’ente che, in nome e per conto del Governo, stipula gli accordi in materia di pubblico impiego) hanno sottoscritto l’accordo relativa all’introduzione della regola del <silenzio-assenso> allo scopo di spingere all’adesione al fondo pensione “Perseo-Sirio” – per il momento – tutto il personale assunto dopo il 1° Gennaio 2019 nei diversi comparti della pubblica amministrazione.
USB – radicalmente e motivatamente contraria a quell’accordo - ricorda ora le proprie argomentate ragioni del NO ai Fondi pensione.
In allegato un agile opuscolo di 16 pagine, corredato di breve storia dei fondi pensione e del sistema pensionistico italiano, delle pressioni economiche (politiche, affaristiche e speculative) che promossero la diffusione nel nostro Paese dei fondi pensione, di quale sia la loro “convenienza” rispetto al TFR – Trattamento di Fine Rapporto e così via.
Completa questa sorta di piccolo manuale di autodifesa del lavoratore contro la narrazione dominante sulle sorti magnifiche e progressive dei fondi pensione, un confronto con le realtà di altri paesi in cui i fondi pensione sono parte integrante del sistema pensionistico e concausa del declino di un’intera classe sociale: quella dei lavoratori salariati e delle loro famiglie.
Con l’occasione ricordiamo che per il pomeriggio del prossimo giovedì 29 aprile, a partire dalle ore 17.30, USB sta organizzando un convegno nazionale “on line” dedicato, fra l’altro, proprio al silenzio-assenso e al sistema pensionistico pubblico ed universale nel suo complesso.
Trieste, 25 aprile 2021
USB Pubblico impiego - Unione Sindacale di Base
Università degli studi di Trieste
Referente di ateneo: Ferdinando ZEBOCHIN