Università di Trieste: gli spingitori

considerati i tanti che spingono verso i Fondi pensione, è necessario essere controcorrente

Trieste -

Il prossimo 9 novembre, l'università di Trieste ha convocata una "giornata informativa" sul fondo pensione Perseo Sirio. A parlare il direttore generale del Fondo e un esperto, già componente di spicco della CGIL, sindacato firmatario dell'atto istitutivo del fondo in argomento. Per questo vale la pena riflettere, ancora una volta, sui fondi pensione e sul fondo Perseo Sirio, in particolare.

Il Fondo pensione complementare “Perseo Sirio” è un’associazione privata riconosciuta, sorta a seguito di un atto costitutivo firmato dall’ARAN (l’agenzia che, in nome e per conto del Governo, stipula e sottoscrive i CCNL e gli accordi nel pubblico impiego) e alcuni sindacati (USB non ha firmato alcun accordo istitutivo dei fondi pensione).

Nell’atto costitutivo è dichiarato che scopo del fondo è quello di fornire agli associati (i lavoratori che aderiscono) prestazioni pensionistiche private complementari rispetto alla pensione pubblica garantita dallo Stato attraverso l’INPS.

Il fondo pensione è amministrato da un Consiglio di Amministrazione in cui siedono rappresentanti dei sindacati che lo hanno istituito e rappresentanti dei datori di lavoro. Essi decidono la politica d’investimento; selezionano il gestore, la banca depositaria, la compagnia di assicurazione per l’erogazione delle rendite; eleggono il Presidente e decidono il compenso che spetta a loro in quanto componente il consiglio d’amministrazione.

Quando si parla del fondo pensione Perseo Sirio è indispensabile essere consapevoli di quello a cui si va incontro decidendo di aderirvi:

  • Il costo dell’adesione al Fondo consiste, in buona sostanza, nella perdita integrale e irreversibile del proprio TFR – Trattamento di Fine Rapporto.

È come se vi dicessero che una parte del vostro salario vi sarà tolta. Infatti, il vostro TFR è proprio questo: salario differito. Mensilmente, anno dopo anno, il vostro TFR si forma “sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5…” (art. 2120 del Codice civile) e si rivaluta sempre nel tempo in base a una percentuale fissa (1,5%) + una quota variabile (il 75% dell’inflazione).

La quantificazione e il rendimento del TFR, poco o tanto che sia, sono certe, garantite dalla legge ed esigibili.

Le domande da porsi sono tante. Per brevità, possiamo ricordarne due (continua sul retro).

Appartenendo ad una classe a reddito medio-basso, con uno stipendio come quello percepito da un dipendente pubblico Tecnico-Amministrativo di un ateneo, posso permettermi di rinunciare a una parte importante del salario? Con tutti i rischi della sintesi, immaginate da un momento all’altro di perdere la vostra 13° mensilità: potete permettervelo?

Seconda questione:

non è il Fondo pensione a darvi l’eventuale pensione complementare bensì una società assicurativa con la quale il fondo ha nel tempo stipulato una convenzione (nel caso di Perseo Sirio si tratta di UNIPOL S.p.A).

Tecnicamente si chiama “rendita vitalizia immediata”, vale a dire la somma di denaro che, a seguito del pagamento di un premio unico, la compagnia di assicurazione (sulla base di apposite tabelle di mortalità) paga finché l'assicurato è in vita (ulteriori opzioni ne riducono sempre l’importo).

Domanda: perché dovrei rinunciare al mio TFR per darlo a un fondo pensione che lo darà (il premio unico di cui sopra) a una compagnia assicurativa… quando lo stesso risultato lo potrei ottenere io, mantenendo il mio TFR (cioè non aderendo al fondo Perseo Sirio), riceverlo tutto al mio pensionamento e poi, se proprio voglio, andare io da una società assicurativa (anzi, fare il giro di diverse assicurazioni) è chiedere quale rendita vitalizia immediata mi danno a fronte di quel mio capitale-TFR, confrontare le risposte e, quindi scegliere io la miglior offerta?

Per quanti volessero approfondire, consigliamo quanto meno la lettura dei libri del prof. Beppe SCIENZA, professore di analisi matematica applicata alle scelte previdenziali dell’Università di Torino, una delle poche voci accademiche critiche sui fondi pensione e sul risparmio gestito in generale, autore di un interessante blog divulgativo al link: https://www.beppescienza.eu/

Chi volesse può chiedere a USB – Unione sindacale di base ulteriori informazioni e considerazioni critiche motivate sui fondi pensione e sulla questione pensionistica.

Chissà dov’erano gli spingitori quando massacravano il sistema pensionistico… forse erano dalla parte di quanti picconavano quel sistema al grido di “non ci sono soldi”, sottinteso per i lavoratori. Altri, possiamo notare, continuano a sfangarla alla grande.

Trieste, ottobre 2023

Firmato:

USB Unione Sindacale di Base – coordinamento università di Trieste (usb@amm.units.it)

(coordinatore di ateneo: Ferdinando Zebochin)