Trieste, Crisi Flex e U-blox: serve una strategia industriale dello Stato
Apprezzabile la presa di posizione degli assessori regionali, ma difronte a questi due soggetti: Flex e U-blox determinati a liberarsi delle rispettive attività, rischia di essere solo una scaramuccia in punta di diritto.
Flex e U-blox sono due eccellenze sul territorio e se ne aggiunge una terza, la Telit a pochi passi da U-blox sempre impegnata nella ricerca e sviluppo nel campo delle telecomunicazioni.
Sarebbe utile per il governo cominciare a riflettere sulle telecomunicazioni come settore strategico ed agire in tal senso per preservare il settore, non solo con azioni di “persuasione”, ma con interventi diretti dello Stato come è stato per ST Microelectronics nella produzione di componentistica elettronica, azienda oggi partecipata dallo Stato..
Il rischio neanche tanto lontano è che senza un intervento di politica industriale centrale, i territori si trasformino in deserti industriali con disoccupati, sottoccupati o impiegati in settori marginali a bassissimo reddito.
La domanda che rivolgiamo agli amministratori locali è: volete essere i gestori della miseria del nostro territorio?
Perché se non verrà trovata una soluzione che tenga assieme lavoro, eccellenza e settori strategici in questa crisi delle telecomunicazioni a Trieste, l’esito purtroppo sarà scontato.