Ministero della Difesa: primo significativo passo in favore del diritto alla salute nei luoghi di lavoro

LA DIFESA – (DEI LAVORATORI) - ASSESTA UN COLPO IMPORTANTE PER IL RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO AD UN LUOGO DI LAVORO SALUBRE E A CONDIZIONI LAVORATIVE DECOROSE IN FAVORE DI UNA LAVORATRICE CIVILE DEL MINISTERO DELLA DIFESA

Trieste -

Con l’emissione del Decreto di “Citazione diretta a giudizio”, la Procura di Trieste ha valutato l’importanza dei temi contenuti nella denuncia di USB, presentata dalla propria RSU/RLS, nella quale sono state esposte le condizioni di lavoro non idonee e la mancanza di sicurezza in cui si trova ad operare una lavoratrice del settore Difesa, che in diverse occasioni si era rivolta al rappresentante USB per denunciare il comportamento inadeguato del proprio Comandante.

Il provvedimento in questione evidenzia la sensibilità dimostrata dalla Procura su tematiche rilevanti come quella della sicurezza dei luoghi di lavoro, che meritano di essere affrontate senza indugi e risolti in tempi rapidi, per sottrarre dall’esposizione al rischio chi vi è coinvolto. L’emissione del Decreto rappresenta un risultato importante sia per l’attenzione dimostrata nei confronti della lavoratrice alla quale verrà restituita la possibilità di lavorare in un ambiente di lavoro adeguato e sicuro, restituendo così la dignità professionale che spetta a ciascun dipendente, che per il peso che viene riconosciuto ad un tema, quello della “Sicurezza nei luoghi di lavoro”, che coinvolge tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici, verso il quale non va sottovalutato nessun aspetto, soprattutto in ambiti strategici come quello del Dicastero della Difesa.

Naturalmente questo è solo un primo segnale della vicenda e si resta in attesa dell’esito dell’Autorità competente prima di attribuire una conclusione positiva all’accaduto.

La via giudiziaria è stata l’unica possibile dopo che, da oltre un anno, USB, attraverso il proprio RLS, ha promosso numerosi incontri sul tema, effettuato sollecitazioni e confrontata con scontri accesi verso una dirigenza che si è dimostrata sorda e cieca di fronte alle richieste di assicurare condizioni di sicurezza e restituire dignità alla lavoratrice.

I delegati regionali di USB PI, in tutto questo tempo, hanno sostenuto con forza la propria RSU sul posto di lavoro, evidenziandone l’importanza del ruolo, amplificata quanto ricopre anche quello di RLS. Si coglie questa occasione per sottolineare l’importanza strategica di tale figura che, trovandosi giornalmente a stretto contatto con i dipendenti e conoscendo nel dettaglio le diverse situazioni lavorative, può rappresentare, attraverso la propria azione e presenza costante, situazioni concrete e contribuire attivamente alla soluzione delle problematiche.

Proprio ad evidenza dell’importante ruolo assolto dalla figura del Rappresentante della Sicurezza del Lavoratori, è il caso di evidenziare anche che rimane aperta la problematica della loro elezione all’interno di posti di lavoro come quelli del pubblico impiego.  Sul piano giuridico infatti la questione rimane ad oggi ancora irrisolta per la vacanza di un passaggio normativo previsto dall’articolo 50, comma 3 del T.U. 81/2008, che demanderebbe alla contrattazione nazionale, mai avvenuta, la definizione dell’esercizio delle funzioni del RLS. La mancanza di tale passaggio, costringe a costruirne gli ambiti e le modalità di esercizio attraverso prassi consolidate e analogie, anzichè affidarsi ad una codifica specifica che ne dettagli le peculiarità.

E non è tutto. L’azione dei Rappresentanti della Sicurezza, oltre ad essere sostenuta attraverso condizioni normative e contrattuali che ne evidenzino in modo completo l’esercizio delle funzioni, dovrebbe essere sostenuta anche da tutele di natura economica coerenti con l’ambito di azione ad essi riservata e non costringere, come nel caso di specie, l’impiego di risorse personali, per tutelare lavoratori pubblici. USB riconosce un plauso particolare alla propria RSU/RLS che, consapevole del ruolo assunto e per porre fine alle difficoltà di una lavoratrice, ha ritenuto di doversi esporre personalmente, anche a livello economico, pur di vedere applicate correttamente le norme.  

L’importante tutela nei confronti di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, che una figura come quella del RLS rappresenta, meriterebbe la soluzione di una vacanza normativa come quella in questione, elemento di cui USB si farà portavoce a livello centrale, perché questo passaggio venga risolto con il prossimo rinnovo contrattuale.

Nella documentazione allegata e nel presente articolo abbiamo deciso di tutelare la privacy delle persone coinvolte nella vicenda oscurando i dati personali.

Firmato:

USB Pubblico Impiego – Ministero della Difesa - Friuli Venezia Giulia