…ma Trieste Trasporti da chi è governata?
È questa la domanda che molti cittadini e lavoratori si stanno ponendo, sia all’interno che all’esterno dell’azienda di trasporto pubblico di Trieste, da quando il Sindacato USB ha raccolto la documentazione ed ha inviato una lettera nella quale si informano le Istituzioni Locali che:
- Il Tribunale di Trieste ha attivato un procedimento penale nei confronti del Direttore d’esercizio Roberto Gerin che si è concluso con una condanna - in primo grado di giudizio - a due mesi di reclusione convertiti in 2.280€ di multa, per negligenza, imprudenza, imperizia, per aver cagionato a un dipendente lesioni personali gravi, omettendo di adottare dei presidi efficaci per evitare la caduta dall’alto del dipendente, con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, con l’aggravante della lesione grave.
- La Direzione Provinciale del Ministero del Lavoro, ha sanzionato l’Amministratore Delegato Cosimo Paparo, il Direttore generale Piergiorgio Luccarini, il Direttore d’esercizio Roberto Gerin, a 13.000€ di multa ciascuno, per aver omesso di vigilare, non aver impedito, non aver fatto in modo che venisse impedito che: i conducenti di linea lavorassero anche nelle giornate deputate al riposo giornaliero e che: i conducenti non superassero l’orario massimo di lavoro giornaliero.
- Il Tribunale di Trieste ha condannato ripetutamente l’Azienda per l’illegittimo licenziamento di alcuni dipendenti e per le illegittime sanzioni disciplinari inflitte ai lavoratori.
- La Direzione Provinciale del Ministero del Lavoro ha sanzionato l’ex Direttore del personale C. Fabretto, per aver attivato dei controlli sanitari illegittimi sui dipendenti.
- La Commissione di Garanzia per l’attuazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali ha censurato l’Azienda per tre volte, a seguito della mancata applicazione di della Normativa sulla regolamentazione del diritto di sciopero.
- La Magistratura di Trieste ha condannato l’Azienda decine di volte per la violazione della Legge 300/70, a seguito del comportamento antisindacale rilevato nel corso degli anni.
USB non riesce a spiegarsi come mai tutto ciò continui a non essere considerato dalle Istituzioni Locali che a vario titolo risultano interessate a quanto accade all’interno dell’Azienda di trasporto.
Come mai – si chiede USB – nessun Organismo istituzionale è ancora intervenuto per fare in modo che le Normative di Legge venissero applicate in modo equo per tutti, così come accade per i lavoratori che vengono puntualmente sanzionati ad ogni minima mancanza lavorativa.
Chissà cosa ne pensa il Sindaco del Comune di Trieste, che è l’azionista di maggioranza di quest’azienda? Chissà cosa intende fare il Presidente della Provincia di Trieste che è l’organismo di vigilanza a cui è demandato il compito di vigilare e far rispettare le Norme legislative e contrattuali in T.T.? Chissà quale opinione si sarà fatta la neo Presidente della Regione FVG - che si appresta a bandire una nuova gara d’appalto, che - per altri 10 anni - assegnerà nuovamente ai gestori “privati” la gestione dell’azienda di trasporto pubblico!!! Chissà quali interventi vorranno esercitare i Parlamentari del FVG ai quali USB ha richiesto l’intervento???
Il Sindacato di Base ritiene comunque che con tali presupposti, difficilmente un buon “padre di famiglia” vorrebbe affidare a certi signori, un finanziamento da 47 milioni di euro/anno, con la speranza di ottenere in cambio, la corretta gestione di uno dei più importanti servizi pubblici per la collettività.
USB si augura che le Istituzioni sappiano al più presto fugare ogni possibile dubbio su tale inqualificabile situazione e sui possibili coinvolgimenti o condivisioni istituzionali.
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