Le scuole in FVG decapitate grazie alla Spending Review
La mobilitazione dell'USB e dei cittadini ottiene un anno di tempo per impedire il loro accorpamento/chiusura: un anno per la costruzione di un movimento unitario per la scuola pubblica statale
L'USR a firma della Dirigente dott.ssa Beltrame il 21 agosto, informa che dopo il taglio di 24 istituzioni scolastiche secondo il Piano regionale per il dimensionamento scolastico, le scuole sottodimensionate sono 19. Senza spiegarne le “ragioni” e i criteri, scuole che prima della spending review avevano un Dirigente titolare si trovano decapitate; avranno un reggente, scelto dall'USR il quale, anche in questo caso, non dovrà dare spiegazioni delle assegnazioni che farà.
I posti vacanti di Dirigenti sono 32 (dopo i tagli) ne verranno assunti di ruolo 23. I conti finali sono che i 149 Dirigenti in organico, di cui 5 “supplenti”, dovranno dividersi il lavoro delle 47 scuole (più del 31%) che tra accorpamenti (24) o perdita di titolarità (19) o rimaste scoperte (4) sono rimaste senza Dirigenti.
Un fatto di cui essere abbastanza soddisfatti è che le 19 scuole (9 delle quali quelle a cui è stata tolta la deroga per la specificità linguistica dalla Spending Review, una delle ragione di cui l'USR non parla) non perderanno la loro autonomia come Istituzioni, manterranno i loro Organi Collegiali, le proprie RSU e RLS e soprattutto le loro segreterie e i loro organici tra personale ATA e docenti.
Questo da un lato dimostra che aveva ragione USB a dire e denunciare che i piani di risparmio del Governo erano, a questo punto, di una tale illogicità che li rendevano irrealizzabili, dall'altro che la denuncia di USB, di tantissimi cittadini, di molti amministratori locali e alcuni politici hanno permesso/obbligato l'Amministrazione a più miti consigli, d'altra parte nessuno fino a questo momento aveva smentito nel merito le nostre preoccupazioni.
Promesse di finanziamenti regionali per la scuola in difesa del friulano, invece, non trovano alcuna conferma a meno di un mese dall'apertura dell'anno scolastico. Annunci di finanziamenti alle scuole private sembrano ben più concreti.
USB esprime un discreto compiacimento per il risultato ottenuto, invece è pienamente soddisfatta per le possibilità che la partecipazione a questa vicenda di tanti cittadini e lavoratori hanno aperto per la creazione di un movimento unitario contro lo sfascio della scuola pubblica statale.
Stufi degli annunci vuoti, la dura realtà è che la Spending Review quest'anno con l'uso indiscriminato degli esuberi tra i docenti su tutte le materie e i il demansionamento dei prof inidonei e i docenti di laboratorio verso i profili amministrativi, vedrà il taglio almeno di altri 250 posti di lavoro complessivi e i 411 assunti a tempo indeterminato dovranno caricarsi anche del lavoro dei loro colleghi sbattuti fuori, il tutto con un contratto d'ingresso che non gli riconosce i stessi diritti in materia di anzianità e mobilità degli altri a tempo indeterminato.
Invitiamo i lavoratori della scuola a vigilare, a non chinare la testa, a sostenere la campagna di informazione nelle scuole e nei territori che USB, e di quanti vorranno contribuire, avvierà dai primi giorni di scuola, con volantinaggi, banchetti e assemblee.
Abbiamo un anno di tempo per salvare le scuole del friulano, un anno di lotte per il lavoro, l'istruzione e soprattutto per la difesa della nostra dignità e l'identità dei nostro territorio contro gli interessi di banche, speculatori e lobby padronali.