Comune di Trieste: i servizi educativi e scolastici sono strumenti di promozione sociale e uguaglianza!
No allo smantellamento, no alla mercificazione del servizio pubblico comunale.
Continua la pluriennale mobilitazione del personale impegnato nell’area educativa del Comune di Trieste. Continua con una raccolta firme a sostegno della petizione (vedi allegato) da presentare al Comune di Trieste.
Con rigorosa coerenza, a prescindere dal colore politico della Giunta pro tempore al Governo del Comune, le lavoratrici e i lavoratori organizzati in USB sono – da anni – impegnati in favore del mantenimento in <gestione diretta> dei servizi educativi e scolastici comunali, per la reinternalizzazione dei servizi appaltati, per concreti investimenti sul servizio pubblico ad iniziare dalla stabilizzazione dei contratti di lavoro del personale supplente, come, peraltro, consentito e previsto dalle normative vigenti.
Non è un caso che fra le tante, argomentate, ragioni a sostegno del recente sciopero generale nazionale, un posto di primo piano era occupato dalla questione degli appalti al ribasso e dalle mancate assunzioni nella pubblica amministrazione e nell’area educativa degli enti locali, in particolare.
Ancora una volta, ad essere traditi sono i principi di uguaglianza, solidarietà, promozione sociale di ogni componente la comunità, così come previsto dalla Costituzione.
Ogni giorno che passa vengono ridotte le risorse pubbliche destinate allo Stato Sociale di cui i servizi educativi e scolastici comunali sono un irrinunciabile pilastro. Essi andrebbero potenziati, certo non smantellati, né mercificati. Essi andrebbero supportati adeguatamente perché sono una declinazione importante di una democrazia effettiva.
In allegato vi invitiamo a leggere il testo completo della petizione, con le argomentate richieste che il personale intende rivolgere al Sindaco e a tutto il Consiglio comunale di Trieste. A seguire, il modulo per la raccolta delle firme – a sostegno della citata petizione - e il correlato volantino sindacale.