USB PI - Università partecipa allo Sciopero generale nazionale del 3 ottobre
USB continua la propria azione sindacale per consentire la più ampia partecipazione popolare allo sciopero generale
Lo scrivente sindacato USB – Unione Sindacale di Base ricorda la convocazione dello Sciopero generale nazionale di tutte le categorie lavorative private e pubbliche, per l’intera giornata di venerdì 3 ottobre 2025, con manifestazione e presidio al varco 4 del Porto di Trieste.
Il documento di convocazione dello sciopero (che potrete leggere alla fine di questa breve presentazione) è stato trasmesso agli organi competenti il 1° ottobre ’25 in concomitanza con le prime documentate notizie delle ingiustificabili aggressioni da parte dello Stato d’Israele, attraverso le sue forze armate, a danno dei partecipanti alla Global Sumud Flotilla.
USB continua, prima e dopo lo sciopero generale dello scorso 22 settembre, la propria azione sindacale per promuovere la più ampia partecipazione popolare possibile ai movimenti che, dal basso, gridano il loro sdegno per i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità e il genocidio da tempo in atto contro tutto il popolo Palestinese.
USB è parte di un vasto ed eterogeneo fronte popolare dal basso che si propone di esercitare ogni pressione politica su quanti detengono responsabilità di governo affinché siano immediatamente interrotte forniture, dirette e indirette, di armi, strumenti e ricerche atte alla guerra, nonché interrotta ogni forma di collaborazione militare ed economica con lo Stato di Israele comunque idonea a consentire la prosecuzione dei documentati crimini da tempo in atto contro tutto il popolo Palestinese.
A seguire il testo ufficiale della convocazione dello Sciopero generale nazionale:
<Lo scorso 17 settembre la Commissione internazionale indipendente delle Nazioni Unite d'inchiesta sul territorio palestinese occupato ha concluso che Israele è responsabile di genocidio a Gaza e la sua Presidente Navanethem Pillay ha dichiarato che “tutti gli Stati hanno l’obbligo giuridico di utilizzare tutti i mezzi ragionevolmente a loro disposizione per fermare il genocidio a Gaza” aggiungendo che “quando emergono chiari segni e prove di genocidio, l'assenza di azioni per fermarlo equivale a complicità”.
A fronte della totale assenza di azioni per fermare il genocidio da parte del Governo Italiano un’ampia parte del mondo del lavoro ha deciso di non poter essere complice e una sua qualificata rappresentanza si è unita alla Global Sumud Flotilla che è una flotta coordinata e non violenta, composta da decine di imbarcazioni anche battenti bandiera italiana, che si è diretta verso Gaza per portare aiuti alimentari essendo stata accertata l’esistenza di una deliberata campagna di riduzione alla fame nella Striscia da parte delle forze armate israeliane che pure bloccano illegalmente lo specchio di mare davanti a Gaza.
Portare aiuti alimentari nonostante la minaccia di blocco navale, per altro effettuato da Israele non nelle proprie acque territoriali dato che Gaza non è parte di tale Stato, attiene ai principi basilari di diritto del mare che garantiscono il passaggio inoffensivo attraverso le acque territoriali delle imbarcazioni che trasportano aiuti umanitari (art.18-19 Conv. Unclos), ed affermano la giurisdizione esclusiva dello Stato di bandiera quando la nave si trova in acque internazionali, vietando qualsiasi intervento armato a bordo da parte di altri Stati.
In ogni caso – ai sensi del San Remo Manual on International Law Applicable to Armed Conflicts at Sea del 1994 – qualsiasi blocco è sempre e comunque vietato quando “abbia il solo scopo di affamare la popolazione civile o di negarle altri obiettivi essenziali per la sua sopravvivenza”, e il secondo Protocollo aggiuntivo alla Convenzione di Ginevra del 1949 all’art. 3, prevede il libero passaggio per qualsiasi invio di medicamenti e di materiale sanitario, nonché il passaggio di qualunque invio di viveri indispensabili, di capi di vestiario e di ricostituenti riservati ai fanciulli d’età inferiore ai quindici anni, alle donne incinte o alle puerpere.
Tali norme non sono solo contenute nei trattati, ma sono state formalizzate in quanto già patrimonio riconosciuto ed irrinunciabile della Comunità internazionale e tramite l’art. 10 della Costituzione – per cui “l'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute”– hanno portato ad un conseguente adattamento automatico dell’ordinamento costituzionale italiano (cfr Corte Costituzionale 32/1960, 68/1961, 48/1979, 323/1989).
Ma ora giunge la notizia che le navi sono state attaccate prospettandosi sin da ora certamente un sequestro di persona e una tentata strage, nella speranza di non apprendere l’esistenza di reati dagli esiti ancora più gravi.
Ciò incarna esattamente la fattispecie prevista dal comma 7 dell’art. 2 L.146/90 che disciplina proprio la necessità del movimento dei lavoratori di attivarsi “in difesa dell'ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell'incolumità e della sicurezza dei lavoratori”, prevedendo in tali casi che le disposizioni “in tema di preavviso minimo e di indicazione della durata non si applicano nei casi di astensione dal lavoro” anche per quanto riguarda i lavoratori impegnati in attività rientranti nei servizi pubblici essenziali.
Tanto premesso, la scrivente O.S. proclama SCIOPERO GENERALE PER TUTTI I SETTORI PRIVATI E PUBBLICI per l’intera giornata del 03 ottobre 2025 ai sensi l’art. 2, comma 7, della legge n.146/90…
Durante lo sciopero generale saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore, e a questo scopo fin da ora si offe la maggiore collaborazione possibile alle singole amministrazioni per organizzare quanto necessario, anche nei ristretti tempi a disposizione. Si rammenta, alle istituzioni in indirizzo, di garantire, per quanto possibile, il rispetto dell’informazione all’utenza sullo sciopero come previsto dall’art. 2 comma 6 della legge 146/90 e successive modificazioni>.
Unione Sindacale di Base
00175 Roma, Via dell’Aeroporto, 129 - Tel. 0659640004 e-mail: usb@usb.it, pec: usbnazionale@pec.usb.it
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