Università di Trieste: stravaganti affinità in prossimità di una banchina

Per una PEO più giusta e ragionevole, i lavoratori possono attendere

 

Trieste -

Stravaganti affinità… in prossimità di una banchina

mentre per una PEO più giusta e ragionevole, i lavoratori possono attendere.

 

 

Il periodo estivo è stato denso d’impegno sindacale da parte della delegazione USB (Bruno MANTELLO e F. ZEBOCHIN).

Mentre continua la corsa alla costituzione della fondazione universitaria, Rettore e direttrice generale presentano alla delegazione di parte sindacale un nuovo testo di regolamento per modificare – oggi per ieri - criteri e correlati punteggi per il riconoscimento della PEO – Progressione economica orizzontale.

Manco a dirlo, si tratta di un testo regressivo rispetto al precedente regolamento che da alcuni anni disciplina la distribuzione dei punteggi fra i diversi elementi presi in considerazione ai fini della PEO (anzianità, corsi di formazione, qualità della prestazione, titoli culturali e professionali e così via).

Unitamente ai sindacati UIL Rua e CISL, USB espone verbalmente, già durante l’incontro con l’amministrazione, quindi per iscritto (nota sindacale congiunta protocollo di ateneo num. 75142 del 16/07/2018) alcune argomentate contrarietà alle modifiche volute dal rettore e dalla direttrice generale.

In più, USB, CISL e UIL Rua, presentano le due uniche proposte in grado d’introdurre giustizia distributiva e superare ogni altra contrarietà. Lo scopo dei suddetti sindacati è quello di evitare l’attuale lotta di tutti contro tutti (con rettore e direttrice che se la ridono…):

 

1) Aumentare in misura significativa il peso della anzianità nel livello retributivo.

 

Tradotto significa: introdurre una rotazione nella distribuzione della PEO. Un anno a me, un altro anno a te. Chi è fermo da più anni, deve avere un punteggio più alto. La prossima tornata sarà il turno di un altro collega.

Questa proposta - ad avviso dei proponenti - è ragionevole, equa, e contrattualmente fondata.

 

2) Soprattutto, aumentare in misura significativa le risorse finanziarie dedicate alla PEO.

 

Tradotto: se le risorse non aumentano (le possibilità ci sono!) - attualmente coprono appena il 5% circa dei partecipanti - anche il miglior regolamento al mondo non potrà far giustizia in un sistema che più iniquo non si può.

 

Purtroppo, a fronte di una timida apertura dell’amministrazione, sia pure sul solo fronte dell’anzianità nel livello retributivo (leggere le due versioni scritte dalla direttrice generale), la delegazione USB constata la stravagante chiusura di chi, sull’argomento, ha preferito parlare del “pericolo di cadere dalla banchina”.

Insomma, secondo alcuni aumentare il peso dell’anzianità… proprio NO!

Per una questione di bizzarra affinità, il rettore ha ripreso la metafora del cadere dalla banchina allo scopo di esprimere il proprio spaesamento (secondo il rettore, la PEO va data al 5% perché solo il 5% è meritevole. Fino ad oggi ha trovato molti sodali sulla sua strada)

 

Risultato: tutto resta come prima.

Nessun aumento dell’anzianità del livello retributivo. Nessuna rotazione nella distribuzione della PEO.

Al momento, nessun aumento delle risorse da distribuire al personale dopo 9 anni di blocco salariale.

 

Alcuni paiono aver smarrito il significato di vivere con 1.200/1.300,00 euro al mese.

Volano alto, sempre più in alto… chissà dove arriveranno.

 

In allegato al presente comunicato, il sito USB Friuli Venezia Giulia mette in chiaro il testo integrale della nota congiunta e le due versioni del regolamento redatte dall’ateneo.