Trieste "presidia" Bankitalia
Molti si domanderanno: perché protestate contro Bankitalia?
Molti diranno è la BCE che chiede le norme di austerità, non la Banca d’Italia.
Il debito pubblico italiano, secondo alcune stime di Bankitalia, (dati ufficiali, che arrivano a giugno 2011) è di 1.901,919 miliardi di euro. La Francia detiene 511 miliardi del nostro debito, pari al 30% del debito stesso e al 20% del PIL d’oltralpe, seguita dalla Germania con 190 miliardi e dalla Gran Bretagna con 77 miliardi.
La Banca d’Italia ha tra i suoi maggiori azionisti (ed il fatto che la Banca d’Italia sia privatizzata è grave) l’Unicredit e l’Intesa San Paolo che hanno, a loro volta, tra i loro maggiori azionisti, gruppi d’investimento, finanziario e bancario francesi e tedeschi.
Detto in breve la parte più consistente del nostro debito pubblico è nelle mani del sistema capitalistico francese e tedesco, che determinano con la complicità della BCE, un nuovo regime di norme di austerità che colpirà e colpisce i lavoratori, il ceto debole della società, non certamente gli speculatori ed i capitalisti.
Ed allora oggi, 11 novembre, come accade in migliaia di città di tutto il mondo, faremo sentire la nostra voce perché questa crisi del sistema finanziario ed economico la deve pagare il sistema bancario, finanziario non noi.
Ripartiamo da Trieste.
Ci rivolgiamo agli studenti, ai movimenti, ai lavoratori, ai disoccupati, ai senza casa, a tutti quelli che vogliono andare oltre questo sistema economico e sociale per rivendicare la vera giustizia sociale. Da oggi, da Trieste, può iniziare e deve iniziare un nuovo percorso di confronto e conflitto unendo i vari fronti di lotta, che caratterizzano la nostra città, per contrastare, insieme, l’obiettivo numero uno: il capitalismo.
Bankitalia - banca “privata” - rappresenta oggi uno dei simboli di questa crisi.
Noi con i nostri sacrifici non vogliamo pagare il debito pubblico, di cui anche giuridicamente non siamo responsabili, né alla Francia, né alla Germania, né a nessuno. Ripartiamo da Trieste per la conquista della giustizia sociale.
- Per confrontarsi sui molteplici aspetti della crisi e sulle drammatiche conseguenze che si stanno determinando;
- per provare a creare anche una fase di forte controinformazione;
- per cercare di individuare dei momenti unitari di manifestazione del dissenso;
abbiamo organizzato un presidio di fronte alla Banca d’Italia di Trieste, in c.so Cavour 13 venerdì 11 novembre, dalle ore 15 alle ore 17
Firmato:
UNIONE SINDACALE DI BASE F.V.G. - CONFEDERAZIONE COBAS - UNIONE SINDACALE ITALIANA – S.N.A.T.E.R. - OR.S.A.-Settore Macchina