Trieste, grave degrado abitativo per una cittadina invalida in un alloggio Ater
La Federazione del Sociale USB di Trieste e Asia USB per la tutela dei diritti dell’abitare, organizzazioni a servizio del cittadino e strumento a tutela dei più fragili, stanno segnalando da mesi all’Ater e ai servizi sociali competenti, una situazione di gravissimo degrado abitativo ai danni di una persona, inquilina Ater in via Santa Fosca 19, alla quale è stata anche riscontrata un’invalidità a seguito di patologia cronico-degenerativa.
Ancora una volta abbiamo dovuto riscontrare le condizioni di degrado abitativo-igienico sanitario in un alloggio di proprietà dell’Ente Ater, concesso in locazione. Condizioni riscontrate da un verbale ASUGI che rileva una situazione di grave anti-igienicità.
Come Federazione del Sociale sottolineiamo nella presente denuncia, le reiterate richieste d’aiuto rivolte dall’inquilina al servizio Habitat Microarea di competenza e ai servizi sociali che vi collaborano.
Sottolineiamo inoltre le nostre segnalazioni precedenti, che evidenziano una reiterata omissione di intervento da parte di tutti i servizi competenti coinvolti, in primis l’Ater stesso. Non intendiamo, di conseguenza, soprassedere su ulteriori mancanze di ammissione di responsabilità da parte delle strutture competenti, non solo in merito a questo caso specifico, ma alle centinaia di situazioni di inabitabilità riscontrate nella nostra città.
Attendiamo da mesi un atto di responsabilità da parte dell’Ente Ater, che continua a nascondersi dietro infondate e denigratorie accuse di cattiva conduzione da parte degli inquilini, quando sappiamo benissimo che la degenerazione strutturale degli stabili è dovuta alla mancanza di interventi mirati e definitivi.
Così, come in questo specifico caso aggravato dalle difficoltà di deambulazione e invalidità della nostra assistita, il degrado abitativo, le muffe persistenti che si riproducono e inquinano l’aria delle abitazioni mettendo in pericolo la salute degli abitanti, le infiltrazioni d’acqua e l’umidità, i cambi alloggi negati anche a coloro che vivono in un ultimo piano senza ascensore e non sono in grado di camminare, il contenimento delle morosità “incolpevoli”, non si risolvono con l’intervento di un sociologo a supporto del personale Ater, investendo così sull’ipocrisia, che ben si vende per calmierare gli animi di chi soffre e subisce gravi ingiustizie. No, un sociologo, per quanto competente nel suo ambito di intervento, non risolverà le crepe murarie che costellano i palazzi e che cadono sulle teste dei passanti.
La mancanza totale di interventi di manutenzione ha creato una catena di ripercussioni in vari caseggiati di edilizia popolare sul territorio, di cui stiamo raccogliendo mandato e che abbiamo segnalato prontamente all’Ater. L'edilizia popolare è funzionale alla salvaguardia delle fasce sociali più fragili e come mandato deve garantire un’abitabilità decorosa.
Vogliamo ricordare che l'edilizia popolare gestita dall'Ater (ente pubblico) dovrebbe essere oltre che finanziata anche vigilata dalla Regione FVG; questa è la sua natura giuridica.
Ed è proprio alla Regione e agli Assessori competenti che ci siamo rivolti e dai quali stiamo aspettando risposta per un confronto immediato.
Come Federazione del Sociale e come Organizzazione Sindacale siamo intervenuti a tutela dei diritti dell’abitare e di conseguenza del diritto alla salute, reiteratamente violati.
Questo è un solo caso, fra i tanti di cui veniamo ogni giorno a conoscenza e che il sistema respinge e lascia inascoltati; situazioni che sono il frutto di questo smantellamento dello Stato Sociale a cui stiamo assistendo: assenza di un salario minimo, sostituzione del reddito di cittadinanza con una misura anticostituzionale chiamata MIA, precariato e lavoro povero e povertà assoluta per chi deve scegliere se pagare l’affitto o mangiare.
Per tutti questi motivi legati ai diritti all’abitare, rincari canoni affitto e bollette, morosità incolpevoli e lavoro precario, USB Federazione del Sociale e Asia Associazione Inquilini e Abitanti USB Trieste, sono uno strumento per il cittadino che deve affrontare un’emergenza abitativa.
Dopo una primavera calda, un’estate torrida.
Federazione del Sociale USB Trieste
Asia USB Trieste