Trieste, 24 giugno '17: USB Università di Trieste sarà presente!
Contro ricatti, repressione, uniamo le lotte!
Sabato 24 giugno, alle ore 14.00, da Piazza Libertà - Trieste, partirà una manifestazione a favore della democrazia nei luoghi di lavoro, la libertà e la rappresentanza sindacale scelta dalle lavoratrici e i lavoratori.
La mobilitazione - organizzata dal sindacato USB – prende le mosse dalla vicenda di Sasha Colautti.
Sasha Colautti è stato, fino ad alcune settimane or sono, segretario territoriale di Trieste della CGIL-FIOM. Una riflessione maturata nel tempo (sul ruolo del sindacato, sulla difesa del mondo del lavoro, sul contratto nazionale di lavoro) lo hanno portato ad abbandonare quel sindacato, rinunciare al correlato distacco e a far ritorno in fabbrica.
Nello stesso tempo, Sasha ed altri componenti la Federazione territoriale di Trieste CGIL-FIOM hanno deciso di continuare la propria azione sindacale in un’altra organizzazione: USB.
Molte, ragionate, sofferte, umanamente non semplici, le motivazioni che hanno portato Sasha alla decisione di organizzarsi in USB. Anni dedicati alla difesa del mondo del lavoro dentro la CGIL (e relativi rapporti personali) non si cancellano dalla sera alla mattina.
Con stravagante simultaneità, all’indomani della sua decisione di far ritorno in fabbrica e di aderire a USB, la dirigenza della multinazionale finlandese, dopo qualche giorno di tira e molla, notifica a Sasha un provvedimento di trasferimento verso una piccola sede Wartsila di Taranto.
Da qui la decisione di USB di fare di Sasha un caso emblematico di come la Costituzione, le sue garanzie, i suoi diritti (la libertà di associazione sindacale, la libertà di manifestare il proprio pensiero, l’uguaglianza di tutti i cittadini, senza distinzioni di sorta e così via) continui a non avere patria dentro le fabbriche, gli uffici, i posti di lavoro in generale.
Mobilitarsi oggi non significa manifestare per Sasha oppure a sostegno del sindacato USB, bensì prendere posizione a difesa di un principio irrinunciabile di una società minimamente democratica: la possibilità che ciascuna lavoratrice\lavoratore possa affermare la propria appartenenza politica-sindacale, esercitare il suo impegno militante dentro i luoghi di lavoro, senza per questo dover affrontare trasferimenti pretestuosi, anticamera del licenziamento disciplinare.
Per questo possiamo e dobbiamo affermare che Sasha è uno di noi, proprio perché in lui vediamo riflettersi una nostra medesima condizione di sofferenza, conosciuta in prima persona ovvero patita in altri colleghi, amici, compagni di lavoro che subiscono un trattamento discriminatorio in ragione delle loro opinioni oppure per aver voluto esercitare la rappresentanza diretta delle lavoratrici e dei lavoratori.
Sabato 24 giugno (con partenza alle ore 14.00 da Piazza Libertà – Trieste) ci saremo anche noi per affermare il nostro diritto ad essere autenticamente liberi anche dentro i luoghi di lavoro.
Contro ricatti e repressione, uniamo le lotte!
Democrazia, libertà e rappresentanza!