Tavolo Wartsila, USB: “Ancora nessuna proposta di reindustrializzazione, l’azienda gioca sulla pelle dei lavoratori: bisogna riaprire la mobilitazione”

Trieste -

L’Unione Sindacale di Base, presente oggi al Mimit al tavolo di crisi di Wartsila Italia presieduto dal sottosegretario Fausta Bergamotto, non può che dare un giudizio pesantemente negativo sulla discussione odierna.

Per l'’nnesima volta l’azienda si presenta senza fornire alcun dettaglio, senza entrare in alcun modo nel merito delle proposte di reindustrializzazione. Ma non solo: l’azienda senza fare nomi afferma soltanto che con i soggetti industriali interessati, in questo momento è in corso una discussione sul quadro occupazionale e sullo sviluppo del business di tre proposte. A conclusione l’azienda richiede ulteriori 4 settimane di tempo per valutare le 3 proposte in campo.

USB al tavolo ha dichiarato come sia urgente dare risposte a lavoratori che vivono in una fabbrica che si sta ormai completamente svuotando, resa indifendibile anche attraverso un accordo sottoscritto da Fim Fiom Uilm e che fino ad oggi non ha dato garanzie, anzi è rimasto del tutto disatteso.

Abbiamo affermato come sia necessario intervenire subito perché anche l'appalto è messo in estrema sofferenza e la richiesta di ulteriori settimane è un vero atto di disprezzo nei confronti del territorio di Trieste.

Abbiamo infine richiesto al Governo di fare chiarezza su che ruolo sta giocando nell’ambito di questa discussione, perché ci sembra che in questo momento sia proprio la multinazionale a determinare le politiche industriali di questo Paese.

Il tavolo si è concluso con la richiesta del Governo all’azienda di accelerare i tempi e di tenere nel frattempo le “bocce ferme” riferendosi in particolare anche ad eventuali richieste di ammortizzatori sociali, che non devono diventare ulteriore elemento di pregiudizio della discussione.

Per USB ora è necessario riprendere al più presto la mobilitazione dei lavoratori. Bisogna impedire letteralmente alle ultime lavorazioni di uscire, bisogna bloccare nuovamente l’azienda finché non si sono ottenute vere garanzie sul piano occupazionale e industriale, sul futuro dello stabilimento e su Trieste.

 

USB Lavoro Privato