Stabilimento Wartsila di Trieste: ancora una volta un lavoratore perde la vita mentre stava lavorando
Una vita spezzata che interroga tutti
Quanto accaduto nello stabilimento “Wartsila” di Trieste, la vita sottratta ad un lavoratore mentre stava lavorando per assicurare a sé e alla propria famiglia una esistenza libera e dignitosa, dovrebbe essere un monito al Governo e alla Confindustria
e promuovere una riflessione in tutto il mondo del lavoro.
Il progressivo smantellamento delle norme in materia di sicurezza e salute dei lavoratori coniugato alla concorrenza al ribasso in materia di appalti e correlate condizioni di lavoro (condizioni e garanzie contrattuali e normative, tempi di lavoro, forme contrattuali e così via) creano le premesse per fatti come quelli accaduti a Trieste.
Il sindacato USB esprime la propria vicinanza alla famiglia del lavoratore.
Nel contempo, chiede che la Magistratura e gli organi inquirenti realizzino un impegno fortissimo e senza sconti allo scopo di individuare cause e responsabilità della tragedia che ha colpito un lavoratore, la sua famiglia e la comunità dei lavoratori tutta.
USB è fin d’ora pronta a costituirsi parte civile qualora venissero individuate responsabilità a carico dei vertici della Wartsila S.p.A.
Firmato: USB Industria – Trieste (usb.industriats@gmail.com)
In allegato il comunicato completo “pdf” e, a seguire, link del quotidiano di Trieste “Il Piccolo”: