Sciopero e presidio del 19 giugno

Trieste -

In occasione dello Sciopero Nazionale dei lavoratori e lavoratrici del Pubblico Impiego, di tutte le aziende a capitale pubblico e misto, delle aziende, società, consorzi e cooperative appaltatrici di servizi pubblici del 19 giugno 2014 anche nella Regione Friuli Venezia Giulia si sono avute significative adesioni all'astensione dal lavoro.

Oltre al circa 50% di adesione tra i Vigili del Fuoco a livello regionale è da rimarcare la notevole partecipazione allo sciopero tra i lavoratori dell'Area Educazione del Comune di Trieste, che vede da tempo i lavoratori a tempo determinato del settore – che rappresentano una notevole fetta del personale – in lotta, assieme alle famiglie dei giovani utenti, per il manteninemto del posto di lavoro e della pubblicità e qualità dei servizi. Particolarmente massiccia è stata la partecipazione allo sciopero dei lavoratori dei Ricreatori, con almeno 4 strutture (su 12) chiuse e con riduzioni notevoli del servizio nelle altre, riduzione verificatasi anche negli asili nido e nelle scuole materne.

La manifestazione indetta da USB FVG in piazza Unità – che continuerà stasera, a partire dalle ore 20, in occasione della riunione del Consiglio Comunale - per rimarcare le ragioni dello sciopero e in particolare a sostegno della lotta dei precari dei Servizi Educativi del Comune per il mantenimento dei posti di lavroro, della pubblicità dei servizi e della loro qualità ha visto la partecipazione di numerosi iscritti a USB, come pure di lavoratori e famiglie dei giovani utenti dei servizi educativi comunali. In tale occasione una delegazione dei lavoratori e delle famiglie è stata ricevuta dal Sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, al quale ha consegnato la petizione, sottoscritta in sole due settimane da ben 1.411 genitori degli utenti dei servizi educativi, con la quale si chiede che il Comune dichiari il carattere essenziale ed infungibile di tutti i servizi offerti dall'Area Educazione, garantisca il mantenimento della qualità e continuità degli stessi, la loro gestione diretta e l'assunzione del personale a tempo determinato necessario a garantirne la piena operatività. Prima della consegna si è tenuta in piazza una conferenza stampa nella quale sono stati illustrati contenuti e fini della petizione e alla quale hanno preso parte diversi capigruppo al Cosiglio Comunale ed il Presidente del Consiglio Comunale. Particolare sottolineatura è stata data al fatto che la petizione va nel senso di dare seguito alla mozione approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale circa un mese fa e che impegna il Consiglio a modificare lo Statuto Comunale per inserirvi l'esplicita affermazione che tutti i servizi educativi sono di carattere esesenziale ed infungibile, primo passo per poter derogare del tutto legittimamente - come prevede la proposta da tempo presentata da USB FVG a Regione e Comune - dai limiti posti dalle norme nazionali in materia di assunzioni a tempo determinato e per la definitiva stabilizzazione dei lavoratori precari. Ora i lavoratori e le famiglie si attendono che il Consiglio Comunale proceda quanto prima all'effettiva modifica dello Statuto, cosa che consentirebbe alla Giunta Comunale di procedere con la deroga alle normative nazionali, di continuare ad assumere i lavoratori a tempo determinato e garantire così la pubblicità, nonché la continuità e qualità dei servizi.