Riflessioni sui precari e sulla gestione universitaria

Comunicato sindacale congiunto UIL RUA e USB Università

Trieste -

A seguito della pubblicazione dei risultati della prova scritta per un posto di categoria C dell’area amministrativa (solo 12 precari storici risultano aver superato la prova scritta) è indispensabile una riflessione sulla gestione dell’università di Trieste.

È evidente che la questione non era (e non è) “studiare di più”, come qualcuno ha detto ai precari. L’ateneo - senza violare alcuna legge – avrebbe potuto indirizzare la scelta verso un bando inclusivo. Si tratta di persone che hanno già superato un concorso pubblico (o più di uno) esterno e che solo norme inique impediscono di assumere tramite una vera stabilizzazione a domanda (come avvenuto nel passato per altri dipendenti).

Più in generale, le attuali scelte dell’ateneo sono perfettamente in linea con quanto vanno dicendo da sempre i loro vertici:

premiare la componente docente (ricercatori e professori universitari), in termini di carriera e di assunzioni e, di conseguenza, investire punti organico, risorse finanziarie e organizzative in quel settore. Se serve, anche utilizzando le risorse liberate dai pensionamenti e dalle cessazioni del personale contrattualizzato (Tecnici-amministrativi e CEL – Collaboratori ed esperti linguistici).

Non è un caso che, almeno per il 2015 (l’unico con dati certi), l’università non abbia vincolato i punti organico corrispondenti a tutte le cessazioni, per qualunque causa, fatte registrare dai dipendenti contrattualizzati.

Visto l’esito del concorso per amministrativi, ora l’università si troverà con punti organico da impiegare. Dovrà decidere: professori universitari, ricercatori oppure tecnici-amministrativi e CEL?

Ed ancora: l’ateneo stipulerà direttamente contratti di lavoro con i precari oppure batterà altre strade?

Per intanto, è ben chiaro quale sarà l’esca per i prossimi mesi: un concorso riservato che forse si farà o forse no e il cui esito potrebbe essere in linea con l’attuale selezione.

Tutto prevedibile per chi segue con coscienza critica le vicende dell’ateneo. Rimane da vedere se i ricatti continueranno ad incontrare facile presa fra il personale.

Intanto le esternalizzazioni procedono a passo spedito: chi sarà il prossimo?

Firmato:

UIL RUA USB

Dario BAZZARINI Fulvio GRASSO e Ferdinando ZEBOCHIN