Ricreatori: continuano a lavorare per la loro chiusura?

Ancora sulle uscite dei minori dalle strutture educative del Comune di Trieste

Trieste -

Dopo la sospensione del provvedimento dello scorso maggio (con il quale il Comune sanciva, di fatto, l’impossibilità per i ragazzi frequentanti i ricreatori di uscire da soli dalle strutture) la consueta dirigente torna alla carica.

Con un tempismo da manuale, la dirigente preposta ai servizi educativi comunali mette in cantiere una bozza di provvedimento che, ove applicato, regolamenterebbe in modo a dir poco kafkiano le uscite dei minori dai ricreatori a decorrere dall’imminente mese di settembre ‘16.

Nel merito: secondo la dirigente i ragazzi a partire dalla prima media potranno uscire da soli solo previa indicazione di un solo domicilio e specificazione dettagliata, precisa e completa dell’intero percorso (vie e viuzze) da percorrere dalla struttura comunale al proprio domicilio.

Gli operatori del servizio educativo dovranno verificare personalmente il percorso indicato dalla famiglia prima di accordare il permesso di uscita. Da ultimo (ma non per ultimo), è previsto che il permesso di uscita deve essere firmato individualmente da tutti gli educatori in servizio nella struttura.

Tutto questo mentre, quello stesso ragazzo, in situazione analoga inserito in una struttura privata può abbandonarla in autonomia. D’altra parte, neppure in una scuola pubblica è richiesto nulla di comparabile ed è il dirigente a sottoscrivere il permesso d’uscita e non l’intero corpo docente, con firma individuale.

In una parola: cose dell’altro mondo!

Va da sé che decisioni come queste sembrano propedeutiche ad un crescente allontanamento dei preadolescenti ed adolescenti dai ricreatori comunali, stravolgendo la filosofia e la prassi di un servizio pubblico da sempre orientato alla promozione dell’autonomia dei ragazzi e delle ragazze che lo frequentano.

In allegato il testo del comunicato, completo di tutti i particolari della vicenda e il correlato articolo pubblicato dal quotidiano “Il Piccolo” di Trieste.