Porto di Trieste: l'intero ciclo del caffé diventa attività portuale a tutti gli effetti

La partecipazione dei lavoratori è la carta vincente

Trieste -

Dal 1 gennaio 2018 il ciclo del caffè nell’ambito del Porto di Trieste diventa a tutti gli effetti operazione portuale.

Questo significa:

 

- che le cooperative di facchinaggio potranno operare nel ciclo del caffè come art. 16 della vigente legislazione in materia portuale e non più come art. 68 del Codice della navigazione;

- a tutti i lavoratori dovrà essere applicato integralmente il <CCNL – Contratto collettivo nazionale lavoratori dei Porti>, senza “interpretazioni” o “adeguamenti”, stabilizzando i rapporti di lavoro e riconoscendo anche ai lavoratori delle cooperative il diritto alle ferie, alla malattia pagata in pieno e condizioni di lavoro dignitose.

L’Autorità di Sistema Portuale utilizzerà, inoltre, gli strumenti a sua disposizione per risolvere la pesante questione dei lavoratori inabili o con limitazioni, garantire la continuità occupazionale e sostenere le aziende nel passaggio al nuovo ordinamento.

I passaggi di questa riorganizzazione andranno definiti nei dettagli entro il prossimo 1° gennaio 2018.

Questo è quanto comunicato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale durante la riunione tenutasi il 29/9/2017 con i rappresentanti delle cooperative di facchinaggio, delle aziende del comparto caffè del Porto Franco Internazionale di Trieste e delle organizzazioni dei lavoratori del porto.

Un risultato storico, che mette fine a una situazione lavorativa intollerabile e anacronistica e che risponde a quanto da lungo tempo richiesto dai lavoratori e da USB LP – CLPT.

Decisiva, anche in questo caso, la mobilitazione dei lavoratori e la sensibilità dimostrata della dirigenza dell’AdSPMAO.

 

Trieste, 30/9/2017

 

per USB LP – CLPT

Alessandro Volk

per contatti: 3495015941

Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste

cell. 3896431638 – e-mail: clptrieste@libero.i t

UNIONE SINDACALE DI BASE Lavoro Privato

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