L'organizzazione del Lavoro all'Università di Trieste: USB esprime parere negativo
Ipotesi di ricche prebende per alcuni, alcuni servizi appaltati, risorse per nuovi dirigenti
Prime avvisaglie di quella che dovrebbe essere la nuova organizzazione del lavoro all’Università di Trieste. Dopo alcuni incontri informativi sull’argomento, in questi giorni la direzione generale ha brevemente illustrato alcune slides, a tutt’oggi non consegnate alle organizzazioni sindacali, sulle quali è possibile svolgere alcuni ragionamenti che vi proponiamo nel file allegato.
In estrema sintesi, non ci sono i segni di pensieri politici lunghi ma la consueta ricetta fatta di appalti di servizi (forse alle solite cooperative?), ricche prebende per pochi che hanno il merito di trovarsi al posto giusto al momento giusto, nuovi organismi dalla composizione indefinita ed indefinibile. Il tutto mentre i problemi quotidiani aumentano e con essi lo scontento oramai pressoché generalizzato (UGOV, alcuni regolamenti interni applicati “a discrezione”, grande lavorio sulla questione dei permessi per il solo personale tecnico-amministrativo, registri firma che attendono giorni e giorni…).
Mentre la nave stava affondando, l’orchestra decise di suonare così da distogliere l’attenzione da quanto stava accadendo sotto i loro occhi.
I problemi, quelli veri (non le ferie, i permessi per potersi curare o istituti contrattuali di garanzia analoghi) prima o poi prenderanno il sopravvento.