La proposta USB su PEO 2015 e sul nodo risorse

Trieste -

Nella mattinata di mercoledì 22 aprile ’15, USB ha presentato al rettore, direttore generale e a tutte le organizzazioni sindacali e RSU presenti, la propria proposta in merito alla PEO e alla distribuzione delle risorse per finanziarla.

USB condivide – da anni e non solo da oggi - la mozione dell'assemblea convocata pochi giorni or sono da alcune organizzazioni sindacali: aumentare le risorse destinate alla PEO, procedura 2015.

Considerate che uno dei “nodi” delle vicenda PEO 2015 (per le annate precedenti vige ancora l’impossibilità legale di aumentare le risorse destinabili allo scopo) nasce da alcune interpretazioni del MEF – Ministero Economia e finanza che così possono essere riassunte:

 

1) Per fronteggiare esigenze salariali fisse e ricorrenti l’ateneo deve impiegare risorse stabili;

2) Premesso quanto al punto 1, il MEF ritiene che anche le indennità di responsabilità spettanti ad alcuni dipendenti di categoria B, C e D avrebbero carattere fisso e riscorrente, al pari della indennità di posizione spettante a tutto il personale di categoria EP. Ne consegue che l’ateneo dovrebbe coprire le suddette indennità attraverso risorse stabili, sottraendo ulteriori risorse dalla PEO 2015.

La proposta USB argomenta in modo tecnico-giuridico perché quell’interpretazione del MEF è errata, portando a riprova circolari dell’INPS, gestione dipendenti pubblici (ex INPDAP per intenderci). Insomma: nessun alibi!

USB, in estrema sintesi, spiega che l’indennità di responsabilità dei B, C e D (art. 91 del CCNL) non è né fissa, né ricorrente e fa parte del trattamento accessorio. Motiva, inoltre, che anche l’indennità di risultato del personale EP (art. 76 del contratto) non è né fissa, né ricorrente.

Così facendo, USB spiega come e perché è possibile trasferire risorse stabili da quelle indennità in favore della PEO 2015 allo scopo di avvicinarsi ai 300.000,00 euro già chiesti da USB, invece dei 30.000,00 messi sul piatto dall’amministrazione universitaria.

Nel contempo USB propone – dati di bilancio alla mano – la possibilità di reperire maggiori risorse variabili attraverso l’imposizione di una aliquota del 5% su ogni euro che entra nel bilancio di ateneo diverso dal FFO (Fondo di funzionamento ordinario, quello che ci arriva dallo Stato).

Risultato stimato da USB (ripetiamo, dati alla mano): 429.000,00 circa di risorse che possono essere impiegate per pagare le indennità a tutto il personale interessato (B,C,D ed EP) e per liquidare, senza alcuna valutazione sui rendimenti\comportamenti, l’ex fondo comune di ateneo al personale che non fa conto terzi.

Buona lettura.

Il coordinamento USB di ateneo

Fulvio GRASSO e Ferdinando ZEBOCHIN