Ipotesi di Contratto Integrativo di ateneo: USB contraria al testo della Direzione

Trieste -

In mancanza di modifiche significative, USB non firmerà il testo di contratto integrativo di ateneo predisposto dalla direzione e consegnato durante l’incontro del 17 marzo ’15.

USB ha già prodotto ampia documentazione nel merito della progressione economica orizzontale (la sua regolamentazione, il suo finanziamento) e della remunerazione delle funzioni e delle posizioni organizzative ricoperte da alcuni dipendenti.

USB ha, inoltre, più volte ricordato l’impegno assunto dall’amministrazione universitaria di rivedere i criteri sottesi alla ripartizione dei fondi esterni diversi dal FFO – Fondo di funzionamento ordinario (introducendo un nuovo strumento di finanziamento - duraturo nel tempo - che consentisse di “mettere in sicurezza” la retribuzione del personale universitari), nonché l’impegno ad onorare il “debito” vantato dal personale di ogni categoria durante il blocco retributivo imposto ope legis. Un particolare riguardo, l’ateneo aveva assunto anche nei confronti del personale destinatario dei tagli delle indennità decisi nel corso del 2014.

Poco o niente di quegli impegni sono portati a compimento da questa amministrazione.

Anzi, registriamo un complessivo arretramento considerato che l’art. 12 del contratto integrativo (“Fondo di produttività generale- utilizzo della quota derivante da attività in conto terzi”) prevede di sottoporre a valutazione anche la parte di conto terzi destinata al personale che svolge esclusivamente attività istituzionale (il cosiddetto “fondo comune di ateneo”). Si tratta di un importo che si aggira attorno ai 200,00/250,00.- euro lordi all’anno.

Per quanto concerne il regolamento PEO, l’amministrazione non ha voluto prendere in considerazione la necessità (ed opportunità) di una più equilibrata distribuzione dei parametri fra le diverse categorie, in particolare sotto il profilo dell’anzianità nella posizione economica, equiparando, di fatto, le categorie C, D ed EP.

Quanto alle risorse destinate al finanziamento della procedura PEO 2015, esse sono del tutto insufficienti. Alcun regolamento, neppure il più equilibrato e “giusto” del mondo, potrebbe far fronte alla grave mancanza di risorse evidenziate dal contratto integrativo predisposto dall’ateneo.

Molti saluti,

 

Il coordinamento <USB Pubblico Impiego> di ateneo