Infortunio in Fincantieri Monfalcone: proclamazione di 8 ore sciopero per lunedì 22 gennaio

Monfalcone -

È ora di dire basta all’insicurezza che mette a repentaglio la vita di tutte e tutti, occorre protestare contro il drammatico evento accaduto venerdì mattina nel cantiere navale di Fincantieri, che ha coinvolto diversi lavoratori, con l'infortunio grave di un giovane operaio a cui esprimiamo la nostra fraternità vicinanza.

Pertanto come sindacati di base, SLAI PROL COBAS e USB, proclamiamo lo SCIOPERO per l'intera giornata del 22 gennaio, di tutte le lavoratrici e lavoratori diretti e indiretti di Fincantieri e delle imprese dell'appalto e subappalto.

Negli ultimi 5 anni nello stabilimento monfalconese di Fincantieri si sono registrati ben 546 eventi infortunistici di varia entità, per il loro 80% sono stati causati per mancanza di informazioni e formazione, ciò rende rischiosa l'attività lavorativa per tutte e tutti.

In attesa dei risultati dell’inchiesta, sorge la domanda di quali specifiche misure siano state messe in atto per evitare il cedimento della impalcatura crollata sulla testa dei lavoratori. Questo drammatico evento, infatti, conferma che i lavoratori dello stabilimento, in mancanza di controlli adeguati, sono costretti a mettono quotidianamente a rischio la propria vita per garantire il rispetto dei tempi di consegna dei lavori e delle navi.

Ciò vale ancora di più per il caos di appalti, subappalti e agenzia interinali, settore che non a caso in ogni comparto lavorativo è in cima alla casistica nazionale degli infortuni gravi e delle morti sul lavoro.

Italia, i lavoratori uccisi sul posto di lavoro sono in media 3 al giorno, mentre gli infortuni, spesso con esiti gravissimi e invalidanti per tutta la vita, superano il mezzo milione di infortuni, in genere considerati distrazione o casualità, sono invece il frutto di politiche padronali tese al risparmio del costo del lavoro, alla precarietà, agli scarsi investimenti sulla sicurezza e prevenzione, nella sostanziale mancanza di controlli adeguati dagli enti preposti.

Per questo motivo, oltre a ribadire che occorre quanto prima una legge che introduca sanzioni penali più severe verso i datori di lavoro, come deterrenza per la mancata applicazione di misure di sicurezza su lavoro, invitiamo le lavoratrici e i lavoratori impegnati in cantiere ad aderire allo sciopero da noi promosso poiché solo la lotta e la mobilitazione costante tutelano la salute di chi lavora, senza delegare le proprie condizioni di vita a chi per decenni ha agito in ossequio del profilo capitalista.

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SLAI PROL COBAS Monfalcone - Coordinamento provinciale di Gorizia
USB Lavoro Privato Monfalcone - Federazione di Gorizia