Il 25 Aprile appartiene a cittadini e lavoratori. Grave aver blindato la Risiera di San Sabba
La nostra organizzazione mercoledì 25 aprile ha assistito a fatti indegni per la celebrazione della Festa della Liberazione. Ai soggetti organizzatisi sotto la bandiera dell'antifascismo militante è stato impedito di avvicinarsi alla Risiera di San Sabba.
Costretti a muoversi su marciapiedi e vie secondarie le persone sono state prima imbottigliate dalle forze dell’ordine per essere sottoposte ad assurdi momenti di tensione, sfociati anche in alcune cariche violente.
Questi fatti sono la rappresentazione plastica di uno Stato che non riesce a rispondere ai bisogni sociali delle persone e che quindi decide di reprimere il dissenso anche in una giornata come quella che dovrebbe ricordare a tutti i valori per cui i nostri nonni si sono battuti.
In questo Paese oggi si lavora e si è poveri, c’è in atto una guerra nei confronti dei lavoratori, delle famiglie che ogni giorno diventano più povere, meno tutelate, mentre il governo aumenta le disuguaglianze cancellando diritti e tutele anche con la complicità del sindacalismo confederale, da 30 anni immobile davanti il disastro sociale e alla caduta del nostro salario e dei nostri diritti.
In questo Paese vige l'ingiustizia sociale e questa va combattuta sempre.
Per questo la nostra organizzazione vuole rilanciare la mobilitazione nella giornata del Primo Maggio.
La liturgia delle burocrazie politiche e sindacali va spezzata. Dobbiamo fare come in Francia, in Germania ed Inghilterra, chiedere subito più salario e diritti per tutti.
Abbassate le armi, alzate i salari.
Esecutivo Provinciale Confederale USB Trieste