Dogane, U.D. Udine, a noi piace scherzare
Alla Dogana di Udine il “buonumore” non manca …
Nei giorni scorsi il Dirigente dell’Ufficio ha predisposto la direttiva sullo smart working senza ritenere doveroso interpellare le RSU e le OO.SS., malgrado questo sia previsto dalla Liua del 13 novembre.
Dopo ben 9 “visto”, 2 “visti”, 4 “vista”, 3 “viste” 1 “tenuto conto” e 1 “considerate”, eccetera, eccetera, eccetera.., il Dirigente ha finalmente accertato “che all’interno della Sezione Verifiche e Controlli – Antifrode e delle SOT, alcune attività possono essere svolte in smart working”!
Ma non ha individuato, ahimè, quali siano le attività che secondo il suo insindacabile giudizio possano essere svolte in smart working e ancor meno se il personale eventualmente individuato, o che ne faccia richiesta, abbia (o no) gli strumenti per operare in tale modalità.
Ma la cosa ancor più buffa (tragica secondo noi) è che venga inviato personale in missione presso le SOT di Pontebba e di Cervignano-Porto-Nogaro, in quanto data l’esiguità numerica del personale presente, non può essere garantita la normale operatività... Ma se il personale è già carente, come si può anche solo ipotizzare di svolgere qualunque attività lavorativa in smart working e perseverare con le soluzioni-tampone senza un confronto con le rappresentanze dei lavoratori?
Invece di affrontare seriamente il problema di limitare al massimo la presenza in ufficio del personale dell’Ufficio delle Dogane di Udine, si preferisce emettere unilateralmente provvedimenti inapplicabili, in quanto non rispondenti all’effettiva realtà, al solo scopo di ottemperare ai “visti” e “considerati” presenti nella premessa della direttiva...
Peccato, sig. Dirigente, aver perso - ancora una volta - la possibilità di ascoltare la VOCE del personale del suo Ufficio…
Per questi motivi, abbiamo richiesto un urgente incontro alla Direzione dell’Ufficio, che trovate in allegato.
USB PI Agenzie Fiscali
Delegazione ADM FVG