Comune di Trieste: lavoratori precari occupano la sala giunta
“Agli annunci preferiamo il confronto, i lavoratori precari del comune vanno stabilizzati tutti”
Giovedì 5 luglio il Comune di Trieste, durante lo svolgimento della manifestazione che ha coinvolto centinaia di precari del comune, invece di confrontarsi con tutte le organizzazioni sindacali in merito alle attese stabilizzazioni delle lavoratrici dei servizi educativi e scolastici, ha preferito usare il mezzo dell’ ”annuncio” - attraverso una conferenza stampa - per far sapere le risposte che le lavoratrici ed i lavoratori potevano attendersi dal Comune.
La delegazione USB si è immediatamente attivato allo scopo di richiedere un confronto che coinvolgesse tutte le organizzazioni sindacali e capire in che modo l’amministrazione comunale intendesse salvaguardare il posto di lavoro delle precarie e dei precari dell’area educativa.
Si tratta, è bene ricordare, di personale che ha maturato almeno 36 mesi di anzianità previsti dalle attuali normative statali e regionali per accedere alla stabilizzazione del rapporto di lavoro.
Con queste motivazioni, considerato l’importanza di assistere in prima persona alla conferenza stampa indetta dall’ente pubblico, USB ha ritenuto opportuno fare il suo ingresso presso i locali comunali di Largo Granatieri, permanendo pacificamente all’interno.
La sola presenza dei lavoratori ha indotto gli assessori Camber, Roberti e Brandi, ad abbandonare, indispettiti, la sala della conferenza stampa (che era pubblica) e cambiare location, ma non i contenuti di quanto stavano per annunciare.
Sembrerebbe che il comune abbia deciso per una tutela solo parziale del personale a rischio licenziamento: tutela del personale educativo insegnante e di meno di una decina di ausiliari.
Nulla è dato a sapere per gran parte del personale ausiliario che oggi vede compromesso il proprio futuro lavorativo.
Tutto questo conferma le preoccupazioni sul rischio di esternalizzazione di questo servizio importantissimo per la tutela dell’infanzia e per la salvaguardia della qualità del servizio pubblico.
USB - assieme alle lavoratrici ed ai lavoratori dei servizi ausiliari dell’infanzia - ha deciso di rimanere presso la “Sala giunta” del Comune. Bisogna che le risposte e le garanzie occupazionali arrivino per tutte e tutti.
Questa occupazione coinvolge persone che vogliono assicurarsi delle garanzie dopo anni di precariato. Sono genitori che hanno deciso che è giusto mobilitarsi per dare un futuro dignitoso alla propria famiglia e, ad un tempo, sostenere i servizi educativi pubblici ed universali.