Chiudono 2 consultori su 4 a Trieste: dimezzato un servizio fondamentale a famiglie, donne e giovani
In un’Italia fanalino di coda dell’Europa per salari e occupazione, la risposta dello Stato e delle istituzioni in generale dovrebbe essere di sostegno a cittadine e cittadini con misure eccezionali sul reddito e sui servizi.
Quello che invece si materializza è un dimezzamento netto del reddito di cittadinanza, chiamato oggi reddito di inclusione con regole più complesse per ottenerlo, un via libera ormai cronico delle speculazioni sul gas e in aggiunta l’aumento dell’IVA e sui territori con un taglio netto dei servizi a cittadine e cittadini!
A Trieste si è materializzato con un dimezzamento del servizio alle famiglie, donne e giovani con la chiusura di 2 consultori su 4 nei quartieri di San Giacomo e San Giovanni.
In particolare la chiusura del consultorio di San Giacomo ha colpito famiglie, donne e giovani della circoscrizione più piccola di Trieste (circoscrizione n. 5 Barriera Vecchia – San Giacomo) ma anche la più popolosa con quasi un quarto dei residenti dell’intero Comune di Trieste, composta in gran parte da ceti popolari, la circoscrizione con più residenti stranieri di tutta la città (10.690 contro un totale di 25.063) e con un numero di famiglie di oltre il 25% nel Comune di Trieste (fonte: Anagrafe Comunale Comune di Trieste – 31 dicembre 2023)
L’operazione portata a termine in sordina da ASUGI e dalla Regione FVG, senza alcuna comunicazione né alla cittadinanza né alle organizzazioni sindacali, oltre che scellerata ed incomprensibile per il bacino di utenze che va a colpire, sembra la vecchia lotta di classe contro i ceti popolari e, vista anche l’altissima presenza di cittadine, cittadini e famiglie stranieri, anche in odor di razzismo.
La protesta a San Giacomo, la più numerosa ed articolata delle 4 “andate in onda” ieri e ricca di interventi in particolare delle donne di “Non Una Di Meno” ha dimostrato che il quartiere non si berrà pacificamente questa misura di inciviltà e che la lotta non si è chiusa ieri.
Per la nostra organizzazione, riprendendo un ottimo intervento sentito ieri a San Giacomo, è necessario “aprire 100 consultori e avere consultori itineranti per le strade e ovunque ce ne sia bisogno”.
USB starà dentro quel percorso che le associazioni e il territorio decideranno assieme per riaprire e rilanciare la presenza del servizio pubblico di qualità e gratuito per tutte e tutti.
Trieste, 24 Gennaio 2024
USB Federazione di Trieste