COMUNICATO AI LAVORATORI DEL PORTO DI TRIESTE

Trieste -

Si è svolta nei giorni scorsi l’assemblea generale convocata da CLPT USB presso il teatro di piazzale Rosmini alla quale hanno partecipato moltissimi lavoratori delle imprese e delle cooperative portuali, che hanno voluto verificare l’andamento delle vertenze in corso, in modo da per poter decidere sulle modalità di prosecuzione dell’intervento sindacale all’ interno del porto di Trieste.

I lavoratori hanno dimostrato grande apprezzamento per la scelta di adesione del CLPT ad USB che ha consentito al Coordinamento di poter aderire anche al Sindacato internazionale WFTU ed anche di ottenere il riconoscimento di Organizzazione maggiormente rappresentativa in T.M.T.

Altrettanta soddisfazione è stata espressa dal Coordinatore regionale USB – W. Puglia -  nei confronti della scelta fatta dai lavoratori portuali, che conferma anche per Trieste, quanto sta accadendo in quasi tutte le Regioni italiane e quanto è già accaduto lo scorso anno nella provincia di Udine, dove centinaia di lavoratori e intere Strutture di altre oo.ss. hanno deciso di stracciare le tessere  e di iscriversi in massa ad USB.

Nonostante il caldo “torrido” presente nel teatro, il dibattito è proseguito per oltre un paio d’ore su quegli argomenti che rappresentano la base di un articolata piattaforma rivendicativa comune a tutte le realtà lavorative portuali.

I lavoratori hanno preso atto della continua svendita dei diritti acquisiti, operata da quelle oo.ss. che – senza alcuna vergogna - ancora continuano a vantare la loro firma sui contratti nazionali e aziendali;

i lavoratori  hanno condiviso gli obiettivi comuni di CLPT e di USB, ribadendo l’assoluta necessità di riconquistare:

  • un salario dignitoso per tutti
  • una contratto di lavoro stabile
  • la sicurezza sul posto di lavoro
  • il rispetto della dignità individuale e della categoria

i lavoratori hanno aspramente contestato le iniziative imprenditoriali che puntano:

  • alla frammentazione dei lavoratori che li rende più deboli e incapaci di reagire
  • allo sfruttamento dei lavoratori senza rispetto delle regole e delle normative vigenti

Al termine dei lavori, l’assemblea ha deciso che ancor prima di FERMARE LE OPERAZIONI PORTUALI, si rende necessario :

  • ottenere dal Prefetto di Trieste, l’estensione - per tutti i lavoratori del porto - degli sgravi fiscali previsti dalla Normativa vigente all’ interno del porto franco internazionale di Trieste.
  • avviare una forte azione informativa, in modo da consentire a tutti di ottenere le informazioni utili a comprendere e  decidere nel merito;
  • mantenere aperto il tavolo di confronto e di trattativa in Autorità Portuale
  • convocare una prossima assemblea di tutti i lavoratori del porto in modo da valutare e decidere le modalità di  prosecuzione della vertenza.