La sicurezza negata in APT

Gorizia -

…MA CHI CREDONO DI PRENDERE IN GIRO???

I lavoratori di APT GO sono stanchi delle chiacchiere, delle scuse e dei tentativi di taluni che cercano di minimizzare il problema della sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico!!!

Oggi gli autisti dell'azienda goriziana, per guadagnarsi lo stipendio sono costretti anche a rischiare la vita e proprio per questo motivo non possono assolutamente accettare che ci sia qualcuno che - infastidito dall'attività e dalle pubbliche denunce di USB – tenta di giustificare il proprio operato affermando che:

  • "Il problema della sicurezza è ben conosciuto e ci stiamo lavorando da anni" (n.d.r.: senza però riuscire a risolverlo);
  • "Sono stati firmati degli accordi aziendali – che USB non ha firmato" (n.d.r.: ma le aggressioni continuano anche se c'è chi continua a firmare accordi inutili e dannosi);
  • "Ci sono dei progetti che prevedono telecamere e vigilanti" (n.d.r.: ma la sicurezza non sarà comunque garantita perché gli squilibrati e i cerebrolesi solitamente non leggono i giornali);
  • "Le cabine di guida protette impediscono la possibile via di fuga dell'autista" (n.d.r.: meglio quindi che l'autista corra il rischio di essere aggredito a bordo, magari durante la guida rischiando di perdere il controllo del mezzo e schiantandosi da qualche parte);

 

I lavoratori di APT considerano inaccettabile che alle loro ripetute richieste d'intervento ci siano dei dirigenti aziendali che controbattono strumentalmente affermando che:

  • "l'azienda non è all'anno zero - se quando guidi non ti senti sicuro - allora cambia mestiere";
  • "a breve ci saranno 12 mezzi dotati di telecamere" (n.d.r.: addirittura 12 su 120 bus totali);
  • "presto ci sarà anche un servizio di vigilanti a bordo" (n.d.r.: ma 12 telecamere e qualche vigilante, non potranno certo arginare efficacemente un fenomeno che si può spalmare su tutto l'arco del servizio che conta migliaia di corse giornaliere);
  • "USB ha una rappresentatività limitata in azienda" (n.d.r.: sembra quasi che solo alcuni sindacati possano denunciare i rischi e i problemi dei lavoratori);
  • "sui bus ci sono già le protezioni per la cabina di guida degli autisti" (n.d.r.: che non sono efficaci e che non riescono a tenere lontani gli aggressori);
  • "l'azienda non intende spendere altri soldi perché si sta preparando alla gara d'appalto.

I conducenti di linea di APT considerano vergognoso che la Provincia di Gorizia – proprietario/azionista di maggioranza di APT – continui a trascurare la richiesta che i lavoratori da lungo tempo stanno reiterando. Non è ammissibile che in un azienda pubblica come APT, si riescano a realizzare 3 milioni di utile ogni anno, senza prevedere che una parte di queste risorse economiche venga destinata ad assicurare la dovuta tranquillità e la sicurezza ai lavoratori, che potrebbero essere maggiormente garantiti perlomeno attraverso:

  • delle cabine di guida dotate di adeguate protezioni divisorie e chiavistelli di chiusura;
  • un pulsante nascosto per attivare l'allarme in azienda e alle FF. OO.
  • l'attivazione di un assicurazione aziendale per risarcire i possibili danni fisici e morali;
  • la costituzione di parte civile da parte di APT, nei procedimenti penali a carico degli aggressori.

Nei prossimi giorni USB invierà un nuovo sollecito di intervento agli Enti Istituzionali preposti, auspicando che nel frattempo nessuno abbia a farsi veramente del male.