Make or buy (il nuovo volto della privatizzazione)

L'Università di Trieste propone di costituire una società controllata dallo stesso ateneo

Trieste -

USB – Unione Sindacale di Base

 

C O M U N I C A T O S I N D A C A L E

 

Make or buy (cioè aprire le porte alla privatizzazione dell’ateneo)

 

 

La chiamano “organizzazione del lavoro” ma si declina “esternalizzare alcune attività” (per il momento alcune e per il futuro...)

La relazione della direttrice generale sulla nuova proposta di organizzazione universitaria, propone una forma di esternalizzazione ancor più subdola e perciò pericolosa di quelle già sperimentate: l’istituzione di un “soggetto strumentale di UniTS” (pagine 21 e 23 della relazione citata).

In pratica:

 

l’ateneo ipotizza l’istituzione di una società a totale controllo pubblico (cioè, da parte della stessa università) a cui destinare “alcune attività” oggi facenti capo direttamente all’ateneo.

 

A questo riguardo, il Decreto delegato 165/01, art. 31 prevede: “nel caso di trasferimento o del conferimento di attività, svolte da pubbliche amministrazioni, enti pubblici o loro aziende o strutture, ad altri soggetti, pubblici o privati, al personale che passa alle dipendenze di tali soggetti si applicano l'articolo 2112 del codice civile…”. Il richiamato articolo del codice civile prevede che l’università applicherà il contratto collettivo nazionale vigente al momento del trasferimento fino alla sua scadenza; poi potrà applicare un altro contratto, diverso da quello del personale rimasto in ateneo.

Il gioco è presto fatto:

 

affermando di essere “costretti” (figuriamoci!) da limiti e regole che, naturalmente, diranno di non condividere, danno vita a una società alla quale trasferiscono funzioni e persone; quindi, cambiano il contratto di lavoro in modo da diminuire costi e avere mani libere in tema di regole e diritti.

 

Ecco il volto dei paladini dell’università, della ricerca scientifica e della didattica pubblica!

Ancora una volta, il progetto potrà essere respinto solo se i lavoratori onesti di ogni categoria e qualifica prenderanno posizione, rinunciando alla abusata tecnica della delega:

 

decisioni e responsabilità saranno, comunque sia, anche vostre!

 

USB ha condiviso con i sindacati UIL, CGIL e CISL una articolata nota critica nei confronti del progetto promosso dall’attuale gestione. Vi invitiamo a leggerla sul sito della Federazione territoriale USB (insieme alla documentazione): friulivg.usb.it