Ricreatori comunali di Trieste: rischio licenziamenti in massa

ll costo della riduzione della spesa pubblica

Trieste -

Una recente sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime tutte le assunzioni – sia a tempo indeterminato che a tempo determinato - effettuate da tutti gli enti locali che compongo il cosiddetto Comparto Unico Friuli Venezia Giulia, dal 2011 in poi. Assunzioni avvenute sulla base di Leggi regionali, oggi dichiarate illegittime, in deroga ai tetti di spesa stabiliti dal decreto Brunetta del 2010. In conseguenza di ciò tutti i contratti a tempo determinato in scadenza rischiano di non essere rinnovati, lasciando in strada centinaia di lavoratori e mettendo in serio pericolo una serie di servizi essenziali erogati dalle pubbliche amministrazioni della regione. Si tratta dell'effetto concreto delle politiche di taglio della spesa pubblica e sociale in atto da decenni che anche l'attuale governo perpetua ed incrementa, in ossequio ai diktat dell'UE (Commissione europea, banca europea & Co).

 

Per quanto riguarda il Comune di Trieste, sono centinaia i precari che da lunghi anni hanno garantito servizi pubblici essenziali per la comunità, come quelli educativi. La situazione più grave è quella dei Ricreatori Comunali, in cui quasi la metà del personale è costituita da precari che ora rischiano seriamente di trovarsi in strada alla scadenza (in gran parte a giugno) dei loro attuali contratti.

Siamo così passati in qualche settimana dall'annuncio da parte dell'amministrazione comunale di 200 nuove assunzioni a tempo indeterminato nei servizi educativi, alla realtà di centinaia di lavoratori che per anni hanno garantito l'erogazione di servizi essenziali che rischiano di perdere il loro lavoro, seppure precario.

 

Di fronte alla gravità della situazione l'amministrazione comunale ha fornito ai lavoratori solo rassicurazioni generiche, che lasciano i lavoratori precari dei Ricreatori nella più totale incertezza circa il loro futuro, arrivando anche ad ipotizzare l'affidamento a terzi del servizio estivo dei Ricreatori (con suo inevitabile scadimento e ulteriore peggioramento delle condizioni lavorative).

 

USB PROPONE UNA SOLUZIONE CONCRETA, IMMEDIATAMENTE PRATICABILE E GIÀ PRATICATA.

 

IL COMUNE DI TRIESTE faccia prevalere l'interesse comune ed ottemperi alla sua funzione primaria di garantire servizi essenziali alla cittadinanza, quali quelli educativi.

 

RIVENDICHI PERCIÒ

 

• l'essenzialità e l'infungibilità del servizio dei Ricreatori Comunali (compreso il servizio estivo) e di tutti i servizi educativi

• la gestione pubblica diretta dei servizi educativi, sola garanzia di qualità e accessibilità

 

E GARANTISCA

 

• la continuità del servizio CONTINUANDO AD ASSUMERE DIRETTAMENTE GLI EDUCATORI PRECARI PRESENTI NELL'APPOSITA GRADUATORIA, prevedendo anche un percorso per la loro definitiva stabilizzazione

 

Il Comune di Napoli, in una situazione finanziaria di gran lunga peggiore, lo ha già fatto e ha visto la sua decisione avvallata da una sentenza della Corte dei Conti regionale, che ha dichiarato legittime le deroghe alla normativa in vigore, al fine di garantire servizi essenziali e imprescindibili come quelli educativi.

 

USB Pubblico Impiego Friuli Venezia Giulia

Maria PELLIZZARI