La Fabbrica del Consenso e i suoi strumenti: sì definitivo all'accordo del 28 giugno '11

Il Referendum secondo la Confederazione CGIL

Trieste -

Il 21 settembre ’11, le cosiddette “parti sociali”, vale a dire CGIL, CISL, UIL e Confindustria, hanno definitivamente sottoscritto l’accordo dello scorso 28 giugno. Ricordiamo, che quell’accordo prevede, fra l’altro:

 

I contratti collettivi aziendali possonodefinire, anche in via sperimentale e temporanea, specifiche intese modificative delle regolamentazioni contenute nei contratti collettivi nazionali di lavoro…” (7° comma) in materie che vanno dalla “prestazione lavorativa, gli orari e l’organizzazione del lavoro. Le intese modificative così definite esplicano l’efficacia generale”.

 

In poche parole, i “soliti ignoti” hanno posto tutte le premesse alla successiva scrittura dell’art. 8 del Decreto legge 13/08/11, n. 138, convertito, con modificazioni, in Legge 14/09/2011, n. 148: il sistema <FIAT>; da esportare in tutti i posti di lavoro, privati e pubblici con efficacia nei confronti di tutti i lavoratori interessati”.

 

 

Qualcuno potrebbe dire: ma la CGIL ha promosso un referendum; alla fine la parola torna ai lavoratori.

 

Cosa intenda con la parola <Referendum> la Confederazione CGIL lo spiega bene il giornalista Luca Telese su “Il Fatto Quotidiano” del 26/07/11, pag. 10:

 

“… Per quanto possa sembrare incredibile… la segretaria generale della CGIL ha avuto una pensata da manuale, per disinnescare con un trattamento <bulgaro> ogni possibile dissenso all’ultimo accordo che ha sottoscritto: ha preso carta e penna, e ha scritto alle organizzazioni del suo stesso sindacato… di tenere segreti i risultati dei lavoratori non iscritti”.

 

Ma come, la CGIL, paladina di democrazia e blablabla. Continua il giornalista de “Il Fatto”:

 

“Questo il passaggio testuale: <Il voto eventualmente espresso da non iscritti o da lavoratori iscritti ad altre Organizzazioni – scrive la Camusso – non potrà in nessun modo essere preso in considerazione. Compresa la comunicazione dei risultati finali… in tutte le sedi e in tutte le assemblee, si potrà illustrare una sola posizione. Indovinate quale? Quella della Camusso”.

 

Ricapitolando.

La CGIL & Co. firma un accordo che peggiorerà pesantemente le condizioni di lavoro e di vita di tutti i lavoratori e delle loro famiglie:

Poi agitano le solite bandiere rosse, buone ad ogni evenienza, chiamano a raccolta i consueti intellettuali con il cuore a sinistra ma il portafoglio ben a destra.

Poi viene il momento del referendum: a questo punto fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Organizzano la consultazione in modo tale che il tutto sia secretato, vale a dire disegnano un continuo omissis, come nei documenti dei servizi segreti.

 

Dai una svolta alla tua vita. Sostieni l’azione del sindacalismo di base, diventa militante dell’Unione Sindacale di Base.

 

Metti in crisi la fabbrica del consenso, fai esercizio di memoria tesserandoti con USB e organizzando una cellula USB nel tuo posto di lavoro!