Porto di Trieste: solidarietà ai lavoratori portuali di Livorno licenziati

Quando chiedere il rispetto delle norme portuali porta al licenziamento

Trieste -

AI LAVORATORI DEL PORTO FRANCO INTERNAZIONALE DI TRIESTE

ALLE AUTORITA’ COMPETENTI

AI MEDIA

 

SOLIDARIETA’ AI 5 LAVORATORI PORTUALI LICENZIATI A LIVORNO PERCHE’ PRETENDONO IL RISPETTO DI LEGGI E REGOLAMENTI!

 

 

Ancora una volta sono i lavoratori portuali a richiedere il rispetto delle leggi e a subirne le conseguenze estreme fino al licenziamento.

 

Questa volta è successo a Livorno, dove 5 lavoratori dell’ Art. 17 hanno richiesto spiegazioni quando personale appartenente ad un Art. 16, in contrasto con quanto stabiliscono leggi e regolamenti, si è messo alla guida di ralle di proprietà dell’ Art. 18 presso il Terminal Ro/Ro LTM .

 

L’Autorità Portuale di Livorno non ha ad oggi ancora fornito copia dell’autorizzazione “straordinaria” all’Art. 16, nel frattempo però i 5 lavoratori che non avevano consentito il protrarsi di una simile situazione si sono visti recapitare la lettera di licenziamento.

 

Quanto accaduto a Livorno può accadere (e accade) in tutti i porti, dove l’intermediazione di manodopera e la costante guerra al ribasso tra art. 16 favoriscono coloro che lucrano sullo sfruttamento dei lavoratori.

 

CLPT – USB LP del Porto Franco Internazionale di Trieste giudica inaccettabile e provocatorio il licenziamento dei loro colleghi di Livorno, ai quali esprime la massima solidarietà, e chiede con forza che le autorità competenti prendano posizione a tutela dei lavoratori, delle leggi e dei regolamenti.

 

Chiediamo ai lavoratori del Porto Franco internazionale di Trieste la massima attenzione, solidarietà e presenza su una fatto gravissimo, sugli sviluppi del quale li terremo costantemente informati.

 

Il direttivo CLPT/USB LP

Trieste, 23/6/2018